Una ricerca della University of Newcastle, in Australia, suggerisce che consumare regolarmente verdure a cena avrebbe un effetto positivo sul rendimento scolastico in tutte le materie tranne che in matematica. Lo studio guidato dalla specialista in prevenzione delle malattie cardiovascolari Tracy Burrows, della Scuola di scienze della salute dell’ateneo, è pubblicato sulla rivista Appetite.
Allo studio hanno partecipato 4.200 alunni delle diverse classi secondarie e i dati sono stati aggiustati per tenere conto del background sociale e del genere dei giovani. Il rendimento scolastico è stato misurato con il test Naplan (National Assessment Program – Literacy and Numeracy) che valuta ogni anno in modo standard gli alunni delle scuole secondarie in Australia. In particolare si è visto anche che mangiare almeno due frutti al giorno si associa con voti più alti nello scrivere. Al contrario, lo zucchero e le bevande dolci sono associati a voti più bassi, specie nella lettura.
La studiosa rileva che le connessioni fra dieta e rendimento accademico richiedono ulteriori ricerche. Tuttavia, aggiunge, una spiegazione è che frutta e verdure influenzano l’attività neurologica, promuovendo una migliore funzione cognitiva. “Ricerche precedenti hanno esaminato solo il consumo della prima colazione. Noi abbiamo esteso l’osservazione al consumo di frutta e verdure, di bevande dolci, di cibo take away e di cibo spazzatura”, scrive la studiosa.